La Storia della Cooperativa

La Cooperativa Artieri nasce a Volterra nel 1895 con il nome di Società Cooperativa Industriale Magazzino di lavori in alabastro.

Cambierà il nome in Società Cooperativa Artieri dell’alabastro nel 1908 in seguito alla visita di Gabriele D’Annunzio a Volterra; si deve proprio a lui il nome “Artieri”.

foto storica - Cooperativa Artieri Alabastro Volterra

La nascita

Scopo principale della costituzione della Cooperativa fù quello di poter permettere agli artigiani alabastrai, di avere un magazzino di raccolta di tutti i loro manufatti e che ci fosse personale esperto incaricato di seguire l’opera fino alla consegna.

L’idea della nascita della Società Cooperativa nacque su progetto di Onorato Della Maggiora, personaggio assai stimato a Volterra per il suo amore verso l’alabastro e per le sue esperienze acquisite nel settore.

Il progetto presentava, già nel 1894, come scopo principale quello creare un magazzino al quale tutti gli artigiani potessero vendere e dal quale tutti i commercianti fossero impegnati a acquistare.

La forma associativa era motivata dalla necessità di dare ai lavoranti una difesa dei loro interessi e per un maggiore controllo qualità sui prodotti.
I primi soci fondatori nel 1895 furono 472 con 35 apprendisti .

L’affermazione della Cooperativa Artieri a inizio ‘900

Con l’elezione del presidente di Enrico Barbafiera, furono prese iniziative che dettero una prospettiva economica alla società allargando le relazioni commerciali anche all’estero. La Cooperativa poteva essere considerata ben avviata grazie ad una nuova produzione che circolava con soddisfacente velocità.

Gli anni 1900-1910 furono assai favorevoli al mercato dell’alabastro. In più il governo durante il periodo giolittiano (1903-1914) aiutò il settore dell’artigianato cercando di dare la giusta spinta alla produzione sia sui mercati esteri e che interni.

Dal 1911 al 1924 fu presidente della Cooperativa Lorenzo Bresciani che si vide affrontare le difficoltà derivate dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Gli utili della Società subirono un grave tracollo nel 1915-1916, per poi iniziare una rapida ripresa dal 1917.

foto storica - Cooperativa Artieri Alabastro Volterra
foto storica - Cooperativa Artieri Alabastro Volterra

La ripresa

Durante gli anni della guerra la Cooperativa prese alcune importanti iniziative, due delle quali sono forse più degne di nota:

  • La prima fu la promozione di concorsi e l’istituzione di borse di studio per la locale Scuola d’Arte, investendo così nella formazione dei loro futuri maestri artigiani.
  • La seconda ebbe una più importante ricaduta economico-sociale. In quegli anni l’imperversare del conflitto mondiale aveva drasticamente ridotto le vendite e fatto crescere il numero dei disoccupati, la Cooperativa si preoccupò allora di organizzare e dirigere una sottoscrizione azionaria il cui ricavato andò investito in oggetti d’alabastro che dei rappresentanti portarono sui mercati dei paesi neutrali. L’operazione si concluse con successo e permise di assorbire un po’ di manodopera disoccupata.

Per il settore dell’alabastro e l’attività della Cooperativa si aprì un nuovo periodo economicamente favorevole.

La crisi del 1929 e il Fascismo

La crisi del 1929 fu un duro colpo per la manifattura dell’alabastro.
Il fascismo intanto non lesinava per gli alabastri volterrani le rapine legalizzate, le estorsioni e la cancellazione di ogni forma democratica.

Le gerarchie federali seguivano con attenzione gli avvicendamenti e i problemi della Soc. Artieri, poiché ritenevano che contenesse focolai sovversivi essendo stata per lunghi anni uno dei centri della vita democratica cittadina.

La Cooperativa negli anni del regime perse la libertà democratica e andò incontro ad una grave distruzione economica e aziendale, dovuta alla politica autarchica voluta da Mussolini e alla scelte di politica estera.

Nonostante ciò l’alabastro e la sua lavorazione venivano mostrati nelle colonie italiane come esempio dell’operosità dell’Italia fascista.

foto storica - Cooperativa Artieri Alabastro Volterra
foto storica - Cooperativa Artieri Alabastro Volterra

La ripresa nel Dopoguerra

La caduta del fascismo e la fine della Seconda guerra Mondiale restituirono la Cooperativa ai suoi soci, i legittimi proprietari.

Con l’esercito di liberazione arrivarono anche i primi clienti: le truppe della V armata americana, poiché commissionarono agli alabastrai gli stemmi della loro armata.

Inoltre trovarono nei piccoli oggetti realizzati in questa straordinaria pietra l’oggetto ricordo da portare a casa. Furono compratori di modeste pretese, ma grazie a queste vendite per la Cooperativa, che aveva i suoi magazzini pieni di oggetti prodotti durante la guerra e rimasti invenduti, fu possibile riprendere forza e nuovo slancio economico.

Gli anni del Boom economico

Negli anni dell’immediato dopoguerra la cooperativa arrivò a contare circa 185 soci. I primi anni ’50 rappresentano per la Cooperativa una fase di estrema floridezza economica; il mercato, soprattutto estero, richiedeva un numero sempre maggiore di manufatti.

I più importanti nomi del Design iniziarono a richiedere collaborazioni ed ecco perché la Cooperativa Artieri può considerarsi ra i precursori del Art Deco’ italiana.

Le più importanti esportazioni erano dirette verso il Messico, il Portogallo e la Grecia, senza contare gli Stati Uniti che erano, ed ancora oggi rimangono, il mercato principale per i manufatti della Coop. Artieri.

Altri significativi contatti commerciali erano attivi con paesi dei cinque continenti: Francia, Germania, Paesi Scandinavi, Sud Africa, paesi del Sud America, Giappone e Australia. Gli anni del boom economico videro anche l’apertura di molti negozi di proprietà della Cooperativa stessa.

In Toscana si trovavano non solo i due di Volterra, ma anche a Pisa, Siena e Firenze.

Un grande passo fu fatto all’inizio degli anni ’60 quando la Coop. Artieri rilevò il negozio Limonex di Parigi, facendone un rivenditore esclusivo dei propri manufatti.

foto storica - Cooperativa Artieri Alabastro Volterra
Cooperativa Artieri negozio

La Cooperativa oggi

Ad oggi la Cooperativa possiede uno store con cinque vetrine affacciate nella centralissima piazza medievale di Volterra, Piazza dei Priori, più una sede operativa adibita ad uffici, magazzini, laboratorio didattico, sala meeting, shop, gipsoteca, archivio storico.